In Nepal la conta delle vittime sale di ora in ora, sono ormai oltre 2.300 i morti e decine di migliaia i senza tetto ed i feriti. Tutto il paese è stata colpito, così come India e Bangladesh, seppur in misura minore. Le vie di comunicazione sono quasi completamente bloccate e vi sono aree di cui non si hanno notizie, soprattutto le più remote tra le montagne. Proseguono intense le scosse di assestamento che provocano il crollo degli edifici danneggiati. Il Nepal paga pesantemente condizioni di povertà già diffusa e costruzioni non adeguate all’altissimo rischio sismico che lo caratterizza. Anche nei paesi limitrofi, soprattutto in India, vi sono morti e danni, ma molte aree non sono ancora state raggiunte e il bilancio potrebbero essere di gran lunga peggiore.
La rete Caritas, seppur in condizioni difficilissime, continua incessantemente la sua azione con la mobilitazione di altre Caritas e team di esperti in supporto alla Caritas Nepal.
La priorità rimane la ricerca dei sopravvissuti e l’assistenza ai senza tetto con beni di prima necessità, soprattutto acqua e materiale igienico sanitario, oltre che tende, coperte e teli per ripari temporanei. Vi è una preoccupazione particolare per la fasce più vulnerabili, come minori, anziani, disabili. Tutto è ancor più complicato dalla fredda temperatura notturna e dalla pioggia.
Caritas Italiana ha messo a disposizione un primo contributo di 100 mila euro e, grazie anche ai suoi operatori nell’area, resta in costante contatto con le Caritas dei paesi colpiti.
Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Pisa (che, ovviamente, poi le girerà a Caritas Italiana) utilizzando il conto corrente postale 11989563, intestato a Caritas Diocesana di Pisa (Piazza Arcivescovado, 18 – 56126 Pisa) oppure il conto corrente bancario del Monte dei Paschi di Siena it86l0103014010000000390954 intestato a Arcidiocesi di Pisa – Caritas diocesana. In entrambe i casi specificare sempre nella causale “Asia/Terremoto Nepal”.