Favorire l’inserimento lavorativo di persone disabili o affette da problemi di salute mentale attraverso servizi e processi di accompagnamento al lavoro. E’ l’obiettivo del bando del Fondo Sociale Europeo grazie al quale la Regione Toscana ha ottenuto risorse per circa 15 milioni di euro, che sono stati ripartiti tra le 34 zone-distretto della regione. Ammontano a 694.535,32 euro i fondi destinati alla zona pisana per finanziare progetti di sostegno all’inserimento lavorativo di queste persone, presentati da imprese, soggetti sia pubblici sia privati operanti nel recupero socio-lavorativo, ed elaborati in partnership con la Società della Salute.
La Società della Salute della zona pisana avvia dunque da oggi il percorso per la realizzazione di questi progetti. A tal fine è stato pubblicato sul sito www.sds.zonapisana.it un “Avviso di manifestazione d’interesse alla co-progettazione” a cui i soggetti interessati dovranno rispondere entro il 28 gennaio.
Modalità. Dopo la selezione dei partner comincerà il percorso di elaborazione congiunta con la Società della Salute di uno o più progetti, da presentare alla Regione entro il 31 marzo. I progetti dovranno essere obbligatoriamente presentati ed attuati da una Associazione Temporanea di Scopo (ATS), già costituita o da costituire a progetto e finanziamento approvati e in cui dovrà essere presente almeno un Ente pubblico tra quelli che hanno funzioni di programmazione e gestione dei servizi e degli interventi per gli ambiti territoriali di riferimento dei progetti stessi.
Costo e durata progetti. Per ciascuna zona-distretto potranno essere presentati uno o più progetti di costo non inferiore a 100.000 euro. I progetti che concorreranno al bando dovranno sviluppare percorsi di sostegno per l’inserimento socio-terapeutico e socio-lavorativo delle persone disabili o vulnerabili. La loro durata non potrà superare i 24 mesi dalla data di avvio.
I destinatari. I destinatari dei progetti sono persone non occupate, in carico ai servizi socio-assistenziali, sanitari e/o socio-sanitari che siano in condizione di disabilità certificata oppure certificate per bisogni inerenti la salute mentale. Per il loro accompagnamento al lavoro il bando prevede la creazione di percorsi calibrati sulla persona. Tutti i progetti dovranno prevedere obbligatoriamente la partecipazione di entrambe le tipologie di destinatari. Il numero minimo di destinatari coinvolti nei progetti è 100, e gli accompagnamenti in azienda dovranno riguardare almeno 71 di essi.
Indennità. I destinatari dei progetti potranno ricevere una indennità connessa alla partecipazione ai percorsi di accompagnamento al lavoro, tra i 150 e i 400 euro lordi mensili, in modo proporzionale alle ore effettuate.
Allo scopo di illustrare a tali soggetti le modalità e le opportunità del bando, la Società della Salute ha indetto un’assemblea pubblica che si terrà a Pisa lunedì 25 gennaio alle 16.30 al Centro Polifunzionale Maccarrone in via Cesare Battisti.
“Si tratta di un bando che mette a disposizione importanti risorse per promuovere l’inclusione sociale – afferma la presidente della Sds della zona pisana Sandra Capuzzi – . La formula della progettazione partecipata è senz’altro innovativa ed è un’occasione per dare vita a un’importante sinergia tra pubblico e privato, ma il nostro obiettivo è più ambizioso: pensiamo che queste risorse possano essere il volano per rimettere la persona al centro dei servizi, restituendole dignità a partire dalla sfera lavorativa”.
“Questo bando rappresenta un’occasione importante per la Società della Salute e per i soggetti che operano in questo settore –aggiunge il direttore della Sds, Giuseppe Cecchi – . Partiamo forti delle esperienze condotte e realizzate in questi anni. Per questo, insieme al bando abbiamo approvato anche le linee di indirizzo specifiche per la zona pisana. L’auspicio è quello non solo di poter stringere i nodi delle reti già definite, ma di allargare le collaborazioni e gli orizzonti d’intervento. Puntiamo a potenziare i modelli di connessione tra servizio sociale, aziende e servizi specifici di accompagnamento, favorendo la collaborazione e consentendo un contatto prezioso con le istituzioni regionali ed europee”.
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