“Il mio limite? La sordità, ma non è mai stato un problema”. La testimonianza del pallavolista disabile, Lorenzo Verdecchia

Ha superato l’ostacolo impostogli da un silenzio obbligato, dedicando la sua vita allo sport e alla socialità. Lorenzo Verdecchia è un giovane talento del volley toscano, che ha incuriosito giornali e riviste per ciò che solo apparentemente potrebbe sembrare un suo limite: la sordità. Già, perché Lorenzo non può percepire alcun suono dalla nascita, ma la comunicazione e tanto meno l’integrazione per lui non sono mai state un problema. Gioca da quando aveva 15 anni, e in poco più di una stagione è riuscito ad entrare nella prima squadra del Migliarino Volley.

verdecchia

Ha gareggiato in serie C e persino in B2. È una delle maglie azzurre della squadra nazionale di pallavolo sordi e ha già disputato un europeo e un’olimpiade del silenzio. Il ventiduenne vecchianese ha ignorato il suo handicap ed è riuscito nel suo intento: integrarsi con quelli che la medicina definirebbe normodotati. “Le mie orecchie possono essere un limite, ma per me non sono mai state un problema – afferma l’atleta – a scuola, con gli amici e soprattutto in campo non mi sono mai sentito a disagio”. Lorenzo, tra un turno a lavoro con il suo babbo e un’uscita con gli amici, mantiene saldo il suo sogno: giocare in serie A. “Non esistono barriere, soltanto ostacoli da superare – conclude Verdecchia – io sicuramente voglio andare avanti e non fermarmi mai”.