Pisa, 25 maggio 2016 – Ha una doppia finalità: recuperare immobili che necessitano di una ristrutturazione e garantire una casa ai meno abbienti. Il programma “autorecupero” del comune di Pontedera è la nuova formula pensata per l’assegnazione degli alloggi popolari a disposizione delle famiglie a basso reddito. Questo modalità nasce dalla combinazione dell’articolo 16 bis della legge regionale 41 del 2015 e del regolamento attuativo del Livello ottimale di esercizio (Lode) della provincia di Pisa.
Il sistema offre la possibilità a chi ha una buona posizione nelle graduatorie dei bandi di Edilizia residenziale pubblica (Erp) di effettuare lavori di ristrutturazione delle case sfitte, ma non agibili per la necessità d’interventi le cui spese non possono essere sostenute dagli enti pubblici. L’inquilino, di fatto, anticipa la somma utile per la manutenzione (fino a un massimo di 5mila euro) e poi ha diritto ad abitare nell’appartamento e a non pagare l’affitto per il periodo equivalente alla cifra spesa per i lavori. Il tutto a seguito di un accordo con l’Azienda pisana edilizia sociale (Apes) e la completa fatturazione dei costi sostenuti. L’attuazione della normativa ha già permesso l’applicazione del sistema a due famiglie che hanno presentato richiesta nella zona di Pontedera.
Occupare tutti gli alloggi a disposizione servirebbe per ridurre il disagio abitativo anche alla luce dei dati relativi agli sfratti che nel 95% dei casi sono dovuti a morosità incolpevole, a cusa della perdita di lavoro da parte degli adulti di un nucleo familiare. Ll’Unione inquilini, infatti, registra numerosi casi di situazioni di disagio che difficilmente trovano una soluzione immediata.