Pisa, sabato 1 ottobre 2016 – “C’è una chiesa piramidale che deve assolutamente far posto ad una sinodale, in cui la comunità dei credenti è convinta di poter camminare insieme, aperta al dialogo con il mondo. La riforma di Papa Francesco è tutta qui e, mi creda, sta andando avanti”. Parola del cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz, già arcivescovo di Brasilia, e dal 2011 prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. E’ uno dei più stretti collaboratori di Bergoglio ed è a lui che la chiesa pisana ha affidato la riflessione centrale del convegno diocesano in programma questo pomeriggio, sabato 1 ottobre, in Cattedrale sul tema “Una chiesa povera per i poveri”.
La spinta di Papa Francesco sta davvero cambiando la Chiesa?
“Assolutamente sì, anche se le resistenze ci sono e, in una certa misura, vanno anche comprese: abbiamo bisogno della pazienza della storia perchè le strutture umane non cambiano tanto velocemente. Però, ad esempio, la riforma dell’Ior è quasi fatta: oggi non ci sono più soldi sporchi senza nome. C’è la massima trasparenza: tutto è tracciato e si può verificare da dove arrivano i flussi di denaro che entrano nella banca”.
Un’altra riforma su cui Papa Francesco si sta spendendo molto è quella della Curia.
“E’ necessaria. Ma mi permetta di fare una riflessione un po’ più ampia”.
Prego.
“Per me, in generale, il tema è quello del ministero ordinato che non è assolutamente una dignità ma deve essere un servizio. Gran parte del resto discende da questo: se crediamo in una ecclesiologia di comunione, non possiamo permetterci che il Vaticano sia quella corte che è stata sino ad oggi. Dovrà cadere perchè non possiamo permettercelo”.
E’ questo il contributo più importante che il Pontefice sta dando al cambiamento della Chiesa?
“Non saprei perchè sta facendo davvero tantissimo. E, comunque, non spetta a me dirlo: non trascurerei, però, neppure la dimensione personale, ossia ciò che comunica non solo con gli atti e con le decisioni che prende ma anche con il suo stile di vita e modo di fare …”
Si spieghi.
“Bergoglio è un uomo semplice e questo traspare con chiarezza in tutto quello che fa: c’è una grandissima coerenza fra ciò che dice e come si comporta. Con i suoi atteggiamenti ha anche un p’ demitizzato la figura del Papa. Al riguardo ci sono anche alcuni episodi davvero buffi …”
Ce ne racconti qualcuno.
“La prima volta che ci ha ricevuto per una riunione di lavoro, io e il mio segretario ci presentammo vestiti di tutto punto, come da tradizione si vuole che un cardinale debba presentarsi al Pontefice. Lui, che ci aspettava con un semplice tonaca bianca, ci squadrò un po’ e poi scoppiò in una grande risata e ci disse: “Ma state andando a un matrimonio?. Bergoglio è questo”.
Per molti, anche fuori della chiesa, è considerato uno dei grandi leader “politici” mondiali.
“E’ vero, ed è la conseguenza di una duplice spinta: da un lato la volontà di testimoniare una Chiesa in uscita e in dialogo con il mondo, in cui Bergoglio crede tantissimo, e dall’altro, purtroppo, il vuoto di leadership che c’è a livello mondiale”.