Pisa, martedi 27 giugno 2017 – Nel segno di don Milani per rimettere al centro dell’agenda l’emergenza lavoro. A cinquant’anni dalla sua scomparsa e a dieci giorni dalla visita di Papa Francesco, sarà l’esperienza educativa del Priore di Barbiana il “piatto forte” della Festa provinciale delle Acli di Pisa, in programma da venerdi 30 giugno a domenica 2 luglio nel parco dell’ex Convento dei Cappuccini di San Giusto (in via dei Cappuccini, 2/b, a Pisa), una tre giorni che metterà al centro della riflessione il tema “Lavoro, un impegno locale per una sfida globale”. A don Lorenzo Milani, infatti, è dedicato il principale momento di dibattito della tre giorni, in programma sabato 1 luglio alla 21.30, intitolato “Il maestro deve essere profeta: don Milani, lavoro, educazione e poveri” e organizzato in collaborazione con Caritas diocesana, Fondazione Toniolo, Pastorale sociale e del lavoro e Cisl di Pisa. Interverranno il giornalista Mario Lancisi, autore de “Processo dell’obbedienza, la vera storia di don Milani” e Francuccio Gesualdi, allievo della scuola di Barbiana. A monsignor Antonio Cecconi, assistente spirituale delle Acli pisane, il compito di trarre le conclusioni di un dibattito coordinato dal giornalista Carlo Cefaloni di “Città Nuova” e intervallato dalle Letture a cura dell’Associazione “Sant’Andrea Teatro”. Al sacerdote ed educatore fiorentino, inoltre, sarà dedicata anche la mostra fotografica “Barbiana, il silenzio diventa voce”, visitabile gratuitamente tutti e tre i giorni, una raccolta di scatti d’epoca che si concentrano soprattutto sugli anni trascorsi a Barbiana: il luogo, i volti e le atmosfere che egli trovò in quel pezzo di mondo ai margini della società.
La festa, però, inizierà ufficialmente venerdi 30 giugno. Alle 18.30 la presentazione di “Penelope Poirot e il male inglese” di Becky Sharp (al secolo Silvia Arzola), il secondo volume dedicato alle misteriose avventure della scrittrice discendente del detective Hercule Poirot. Alle 21.30, invece, la presentazione del centro studi “ICappuccini” che a partire dall’autunno affronterà il tema del lavoro con eventi che vedranno come promotori un ampio cartello di associazioni e realtà della società civile pisana, imprese sociali ed organismi pastorali. A seguire “l’Arsenale delle Apparizioni” presenta “jam session”, match di improvvisazioni teatrali sul tema del lavoro.
Sabato 1 luglio, invece, il dibattito dedicato a don Milani, preceduto (alle 18.30) dal convegno della Federazione anziani pensionati dedicato al tema “Condividere esperienze nelle Acli”. Infine domenica 2 la serata conclusiva: alle 19 aperitivo con “Jazz Four”, spettacolo musicale con Gianni Guastini a cura di Acli Arte e Spettacolo. Alle 20.30 torneo di burraco dell’Us Acli e alle 21.30 “Maestro Tasso e il suo cappello”, lettura animata per bambini a cura di Daniela Bertini dell’associazione “Il Gabbiano”. Alle 23.30 si conclude con un momento di preghiera nella Cappella del Lavoro.
Per tutte le serate sarà possibile anche assistere ai caroselli equestri con “I butteri aria di Maremma” e firmare per la campagna “Ero straniero, l’umanità che fa bene”, campagna nazionale per una legge d’iniziativa popolare in favore dell’inclusione lavorativa e sociale dei cittadini stranieri che ha recentemente incontrato anche l’apprezzamento di Papa Francesco.
“Con la festa vogliamo riportare al centro il lavoro, non solo come strumento di sostentamento, ma anche elemento creativo e identitario in grado di restituire dignità e di contribuire ad indicare una prospettiva di senso alle persone, per realizzare il progetto di vita di ciascuno” afferma il presidente provinciale delle Acli Paolo Martinelli che aggiunge: “L’esperienza e il messaggio lanciato cinquant’anni fa da Barbiana ha ancora molto da insegnare. In un tempo di muri e divisioni, risuonano e sono ancora quanto mai attuali le parole della “Lettera ai Cappellani Militari” in cui, contestando la divisione del mondo fra italiani e stranieri, esclama “allora dirò che, nel vostro senso, io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri”. E’ un messaggio d’inclusione ed apertura a partire da chi fa più fatica che è quanto mai attuale e che abbiamo voluto mettere al centro della festa e prossimamente anche delle attività e dell’impegno del centro studi “ICappuccini” che sta prendendo forma in questi mesi”.
Durante le tre serate sarà sempre attivo anche il ristorante I Giardini del Colombre.