Pisa, sabato 16 settembre 207 - Stasera alle 20.30, la rassegna internazionale di musica sacra Anima Mundi propone nella Cattedrale di Pisa un programma dedicato a due delle importanti ricorrenze che guidano il cartellone di questa edizione: il 250esimo anniversario della morte di Georg Philipp Telemann e il 500esimo anniversario della Riforma luterana. Interprete la Koelner Akademie con la direzione di Michael Alexander Willens, ensemble che si dedica all’esecuzione su strumenti antichi e moderni del repertorio musicale del periodo compreso tra Settecento e Novecento. Carattere distintivo del gruppo, che si avvale della collaborazione di solisti di fama internazionale, è un attento lavoro interpretativo del repertorio presentato, attraverso l’analisi filologica delle fonti musicali, lo studio stilistico del compositore e della prassi esecutiva dell’epoca per una ricostruzione quanto più corretta del contesto storico.
Quattro le Cantate in programma, due di Johann Sebastian Bach e due di Georg Philipp Telemann.Rispetto ai sessantacinque anni tondi di Bach, Telemann, nato quattro anni prima e morto diciassette anni più tardi, campò assai più a lungo, arrivando a superare gli ottantasei. Non solo per questo scrisse una quantità di musica astronomicamente superiore a quella di Bach. Circa 5.000 composizioni contro le quasi 1.450 riconosciute al suo grandissimo contemporaneo. Una facilità di scrittura rimasta proverbiale, e che ha finito per danneggiare l’immagine di un musicista in realtà di straordinario valore, bollato a lungo, e abbastanza ingiustamente, come superficiale. Per molto tempo la vicenda artistica di Telemann ci appare parallela a quella di Bach, specialmente quando lo vediamo agire come compositore di chiesa, fornitore a getto continuo di lavori destinati al culto luterano e in gran parte riferibili al genere della cantata, corredo in musica del culto domenicale: molto attivo fra il 1701 e il 1705 nella stessa Lipsia che avrebbe ospitato gli ultimi ventisette anni di vita e di lavoro dell’altro, e poco tempo dopo nella città natale di quello, Eisenach. Il numero altissimo delle cantate di Bach, quasi 200, non si riflette in una produzione ripetitiva, nell’applicazione meccanica di una formula: cambiano di volta in volta le soluzioni formali, la decorazione strumentale, l’impiego del corale. Gli stessi valori e atteggiamenti si ritrovano spesso nelle cantate di Telemann, anche queste numerosissime, oltre 1.700.
Le offerte di domani sera, riferite all’iniziativa di solidarietà e di assistenza sul territorio promossa da arcidiocesi di Pisa e Caritas diocesana e legate ai concerti, saranno devolute alle mense dei poveri di Pisa, una media di oltre 33mila pasti distribuiti all’anno nelle delle tre mense cittadine (Cottolengo, San Francesco e Santo Stefano Extra Moenia) e attraverso i cestini preparati nel periodo estivo.