Pisa, sabato 14 dicembre 2019 – Una voaderia, ossia uno di quei motoscafi stretti e lunghi che solcano le acque del Rio delle Amazzoni. Servirebbe come il pane a Parintins, la diocesi nel cuore dell’Amazzonia in cui da due anni vive e opera il pisano Michele Lazzerini, terziario francescano e missionario fidei donum originario di Uliveto Terme anche se appartenente alla parrocchia di Barbaricina-Cep. «Perché Parintins – spiega – è un’isola dislocata su tre bracci del Rio delle Amazzoni e, quindi, qualsiasi spostamento avviene solo sull’acqua, i viaggi in barca richiedono molto tempo e sono pure costosi perché necessitano di due motoristi: ecco perché una voaderia sarebbe necessaria per essere più presenti in una comunità che, solo nella mia parrocchia,, conta anche diverse comunità ecclesiali di base e 42 comunità rurali. Al momento, però, non possiamo sostenere queste spese, nonostante si economizzi molto».
La voaderia per Parintins è una delle proposte per la colletta d’Avvento di domenica 15 dicembre. Insieme alle pompe, necessarie per trasportare l’acqua del fiume fino alle comunità più lontane di questa diocesi che copre tutta Tupinambarana, una delle isole fluviali più grandi del mondo. E ai generatori, perché alcune delle comunità sono del tutto sprovviste di luce elettrica. Tutte esigenze e bisogni segnalati da Michele Lazzerini, fidei donum della diocesi di Pisa, da due anni a Parintins: «Oltre alle attività parrocchiali e sociali che svolgiamo nelle cappelle cittadine, ci sono le visite nelle comunità rurali – racconta -: la nostra presenza all’interno è molto importante, loro aspettano con entusiasmo i momenti degli incontri, solitamente per la festa del patrono. Facciamo attività con i bambini e i giovani, riunioni con la comunità, visite agli anziani e, ovviamente, celebrazioni eucaristiche. Durante il resto dell’anno nelle comunità c’è la celebrazione della Parola, momenti di preghiera e catechesi. Ogni due mesi sono programmate riunioni di verifica con tutti i coordinatori oltre a momenti di formazione che si svolgono talvolta in parrocchia altre direttamente nella comunità»
A Pisa, in via delle Sette Volte, invece, c’è il servizio docce della Caritas diocesana, solo nel 2018 frequentato da 194 persone per un totale di 2.338 docce effettuate, tutte impossibilitate o con serie difficoltà a provvedere autonomamente alla propria igiene. «E’ l’unica possibilità di prendersi cura di sé per molte delle persone “senza diritti” che incontriamo quotidianamente, eccezion fatta per coloro che frequentano l’asilo notturno di Porta a Mare – spiega il direttore della Caritas diocesana don Emanuele Morelli -. Oltre alla doccia, offriamo la possibilità di radersi e un kit di biancheria intima pulita». Le docce di via delle Sette Volte è l’altra proposta della Colletta di Avvento: «Il servizio – prosegue don Morelli – è totalmente a carico della comunità ecclesiale e ci permette di farci prossimi alla vita resa ultima dare concretezza alla scelta di non essere indifferenti e di guardare in faccia al disagio offrendo percorri di possibile normalità».