Terremoto in Croazia, nuove scosse: sette le vittime finora accertate. “Ci sono ancora persone sotto le macerie”. Le testimonianze e il lavoro di Caritas Croazia

Croazia, 30 dicembre 2020 – Due nuove scosse di terremoto sono state registrate questa mattina all’alba dalla Protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia con epicentro in Croazia, nella stessa zona dove da due giorni si sta verificando il sisma. La prima scossa è stata di magnitudo 5 ed è stata rilevata alle 6.15.La seconda, di magnitudo 4.7, alle 6.26. Il terremoto è stato avvertito anche in Friuli Venezia Giulia, dove molte persone sono state svegliate nel sonno. Sui social circa duecento persone hanno postato messaggi preoccupati.

“Ieri un terremoto ha provocato vittime e danni ingenti in Croazia. Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma, e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che le autorità del Paese, aiutate dalla comunità internazionale, possano presto alleviare le sofferenze alla cara popolazione croata”, ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale.

L’epicentro del terremoto di ieri, di magnitudo 6.4,  è stato localizzato intorno a Petrinja, una cinquantina di km a sud di Zagabria, una regione già colpita ieri da scosse sismiche. Stando ai media locali, a Petrinja tra gli edifici crollati vi sarebbero il locale ospedale e un asilo. Sette le vittime finora, tra cui una ragazzina di 12 anni e un giovane di 20 anni, decine i feriti.

Il sindaco della cittadina, Darinko Dumbovic, ha parlato di totale distruzione. “La situazione è come a Hiroshima”, ha detto. Ingenti danni materiali anche a Sisak, poco distante da Petrinja, dove vengono segnalati numerosi feriti.  La popolazione impaurita si è riversata sulle strade e in luoghi all’aperto. I media regionali parlano di gravi danni a Petrinja, con edifici crollati, interruzione di elettricità e linee telefoniche. Il centro di Petrinja sarebbe stato completamente distrutto dalla scossa.L’Esercito croato è stato mobilitato per fornire assistenza alle popolazioni della Croazia centrale. Stando ai media regionali almeno 300 militari sono partiti per Petrinja, dove si sono registrati i danni maggiori. Il premier croato Andrej Plenkovic ha parlato al telefono con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, che ha promesso aiuti urgenti da parte dell’Unione. “Siamo pronti ad fornire aiuto, ho pregato il commissario Janez Lenarcik di recarsi in Croazia non appena la situazione lo consentirà”, ha detto von der Leyen, come riferito dai media locali.

Immediato l’intervento delle Caritas  della Croazia. “La situazione è molto preoccupante – ha dichiarato la direttrice della Caritas di Sisak Kristina Radic, la diocesi più colpita -: ho fatto un giro di persona per la città e la situazione è molto grave”. Drammatica anche la testimonianza del vescovo di Sisak monsignor Vlado Kosic: “Ci sono ancora persone sotto le macerie: speriamo siano ancora vivi. Siamo stati colpiti da una grande sciagura, molte chiese e palazzi sono distrutti”. Immediato l’appello del cardinal Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria che ha ordinato lo stanziamento di un aiuto urgente per le persone colpite dal sisma: “Petrinja è una città distrutta, Sisak è devastata – ha detto -: molte persone sono rimaste senza casa. Di questo dobbiamo occuparci ora: c’è bisogno della solidarietà di tutti”

Caritas Italiana segue con apprensione l’evolversi della situazione e ha preso contatto con Caritas Croazia. Qui i riferimenti per sostenere gli interventi in corso: specificare nella causale “Terremoto Croazia”.