Scanzano Jonico, giovedì 28 marzo 2019 – “Nella città dove vivo di circa 180.000 abitanti hanno accolto circa 30.000 profughi! . Come è possibile che il cristianesimo, che ha sviluppato e propagato il concetto di persona dentro un contesto comunitario, aperto alla varietà dei popoli – il famoso passaggio dalla comunità intragiudaica a quella aperta ai gentili, cioè a tutte le genti – oggi si sia trasformato in individualismo e chiusura ad altri popoli? “. L ’Europa sta crollando proprio perché il particolarismo mina alla base la possibilità di costruire una civiltà, sia all’interno di una nazione sia per l’Europa”. E’ uno dei passaggi della relazione di monsignor Paolo Bizzeti, vicario apostolico in Anatolia, al 41esimo convegno delle Caritas diocesane d’Italia, l’assise dedicata al tema “Carità è cultura” che si è svolta a Scanzano Jonico (Matera), dal 25 al 28 marzo.
Si è aperta lunedì con la prolusione di monsignor Corrado Pizziolo, presidente di Caritas Italiana e la relazione del professor Giuseppe Savagnone, direttore dell’ufficio di Pastorale della cultura della diocesi di Palermo, è proseguita i giorni successivi con l’intervento di monsignor Bizzeti e la relazione di suor Michela Marchetti, direttrice del centro antiviolenza “Udite Agar” di Crotone. E si è chiuso ieri con la testimonianza del giovane immigrato Ansou Cisse, la tavola rotonda con il direttore de L’Espresso Marco Damilano, quello di Avvenire Marco Tarquinio e il giornalista e scrittore Gian Franco Svidercoschi e con le conclusioni del direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu.