Pisa (28 dicembre 2021, da Il Tirreno Pisa di Roberta Galli) Quando i festeggiamenti e la solidarietà vanno di pari passo. Torna il cenone di Capodanno solidale, promosso ancora una volta dall’associazione di volontariato San Tommaso in Ponte. Un’iniziativa per dare una mano a chi si trova in difficoltà senza dover rinunciare, la sera del 31, ad un brindisi con piatti preparati da chi di cucina se ne intende. Grazie ad un’organizzazione dal cuore grande, riders volontari, per San Silvestro, dalle 19 alle 20.30, provvederanno a consegnare un menù preparato dallo chef dell’Osteria Anita di Federico Benacquista, che anche quest’anno ha aperto le porte del locale alla solidarietà, per accendere un sorriso sul volto di chi in questo periodo è meno fortunato. «La nostra iniziativa non è un cenone sospeso – dice Paolo Donati, presidente dell’associazione San Tommaso in Ponte – in quanto nessuna delle famiglie che ne usufruirà dovrà recarsi a chiederlo o ritirarlo presso un ristorante, ma sarà al contrario un cenone servito a casa, come per coloro che, potendo, lo assaporeranno seduti comodamente al ristoratore. Le abitazioni saranno raggiunte da riders del volontariato. Sarà la Caritas pisana, nelle sue diramazioni cittadine, ad indicare alla nostra associazione le famiglie da coinvolgere, coscienti che sarà possibile soddisfare solo un parte del bisogno, ma noi grazie all’aiuto di tanti sostenitori ce la stiamo mettendo tutta per rendere questa festa speciale». Con la fine del 2021 l’associazione pisana vuole infatti dare continuità alla bella esperienza messa in campo lo scorso anno per non far mancare un segno tangibile di vicinanza e solidarietà a coloro che si trovano in difficoltà economica e sociale aggravata dalla pandemia. «Per l’arrivo di questo 2022 – continua Donati – avevamo pensato ad un cenone di fine anno con parte delle famiglie in presenza, grazie alla collaborazione del Collegio Universitario Femminile F.M.A. che metteva a disposizione, oltre alla cucina, la sala pranzo, ma l’evoluzione della situazione pandemica ci ha fatto optare per la consegna a domicilio ai nuclei familiari come lo scorso anno». I piatti saranno realizzati dallo staff dell’Osteria Anita, mentre il cuoco Alessio Mazzanti dell’Associazione Cuochi Pisani e Francesca, una volontaria dell’associazione, ripeteranno l’esperienza dei tutorial che saranno messi a disposizione sul sito dell’associazione San Tommaso in Ponte per tutti coloro che vorranno prendere spunti sul proprio cenone. «Le famiglie che riceveranno la donazione vengono individuate – dice ancora Donati – con la collaborazione della Caritas diocesana, della Pubblica Assistenza di Pisa e di altre realtà che si occupano di bisogni sociali. Abbiamo anche attinto dall’esperienza di doposcuola che stiamo facendo con gli istituti comprensivi Gamerra e Toniolo. Quest’anno poi alla collaborazione di Confesercenti Toscana Nord e di Slow Food condotta Pisa e Monti Pisani, di singoli produttori e fornitori, ancora una volta generosi, si è aggiunta la Federazione Provinciale Coldiretti Pisa».Ogni menù costa 20 euro. Chi volesse sostenere il progetto può effettuare un’offerta all’associazione San Tommaso in Ponte con bonifico: l’Iban cui fare riferimento è IT06J0856214001000000300678. Per altre informazioni 3498100204 (anche WhatsApp). Roberta Galli© RIPRODUZIONE RISERVATA