Disegnando e dipingendo sono evasi da una monotonia imposta, dimenticando una luce soffusa osservata dietro le sbarre. I detenuti della casa circondariale “Don Bosco” di Pisa sono diventati artisti extra ordinari grazie al laboratorio di pittura da anni coordinato da un insegnante professionista. Durante le lezioni gli allievi hanno prodotto decine di quadri, supportati anche dalla direzione e dall’area educativa, potendo dare sfogo (e libertà) alle proprie idee. Da questi appuntamenti è nata una variegata collezione di dipinti, che ha ispirato la rassegna “Colori in libertà”. La kermesse, allestita nell’atrio di Palazzo Gambacorti, sarà in visione da domani, 1′ marzo, fino al 14 marzo dalle 9 alle 19 (dal lunedì al venerdì) e dalle 9 alle 13 (il sabato).
«Detenuti di varie età e nazionalità, che non hanno mai disegnato e dipinto, usando strumenti non professionali e dipingendo spesso su lenzuola, in una condizione dura come la privazione della libertà, scoprono la pittura come forma di svago rieducativa», si legge nella presentazione dell’esposizione. «Ponendo impegno e costanza, sentimenti, idee, paure e speranze si trasformano in linee e colori aiutando così chi sta espiando la pena a metabolizzare e analizzare il proprio vissuto attraverso l’arte».
L’iniziativa, che ha il patrocinio del comune di Pisa, ha avuto una precedente edizione alla Limonaia a marzo 2013, in quel caso ci fu il sostegno della Provincia.