Pisa, 11 aprile 2016 – “Come sabbia sotto il tappeto” è la mostra denuncia che descrive in bianco e nero la realtà carceraria e la sua complessità da dietro le sbarre. Nata da un’idea di Serena Caputo (avvocatessa segretario della Camera Penale) e dalla collaborazione con il “Don Bosco” di Pisa diretto da Fabio Prestopino, la rassegna ha immortalato la condizione dei detenuti in uno dei tanti istituti che fanno parte del sistema penitenziario italiano. Un contesto difficile, che il reportage ha portato fuori da quell’emarginazione imposta.
Donne incinte, persone costrette su sedie a rotelle, volti marcati da un’inconsolabile tristezza, luoghi bui e deprimenti. Tutto espresso nero su bianco con una drammaticità comunicata dalle immagini di Veronica Croccia e Francesca Fascione. La mostra, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Pisa, è stata presentata in anteprima durante il convegno moderato dalla stessa Serena Caputo, “Alternative al carcere o carcere alternativo? – aspetti giuridici e sociali delle misure extra carcere”, all’auditorium Toniolo. Durante il dibattito è stato affrontato il tema della finalità risocializzante degli istituti detentivi e delle misure diverse dalla reclusione come mezzi per scongiurare ed eliminare la recidiva. “La rassegna (che sarà esposta all’auditorium Toniolo fino al 14 aprile e poi dal 10 al 20 maggio alle Logge) – commenta la Caputo – persegue, in fondo, lo stesso scopo: mostrare le condizioni dei detenuti e sensibilizzare a un miglioramento della qualità della loro vita”.