Firenze, lunedì 3 ottobre – Un nuovo accordo triennale di collaborazione tra Regione e Caritas Toscana è stato firmato dall’assessore a sociale e diritto alla salute Stefania Saccardi e da monsignor Roberto Filippini, delegato regionale della Cet per la Caritas. Un accordo che dà continuità ad un rapporto di collaborazione già attivato nel triennio precedente (2013/2015) con l’obiettivo di gestire, supportare e valorizzare una serie di attività legate a percorsi innovativi nell’area povertà ed esclusione sociale. Il costo complessivo dell’accordo è di 180.000 euro (60.000 all’anno).
“Le azioni previste dal nuovo accordo – ha detto Saccardi – serviranno al sostegno e supporto della programmazione e della gestione delle politiche socio-sanitarie nel territorio regionale per perseguire gli obiettivi legati alla conoscenza dei fenomeni di impoverimento della popolazione – grazie a quelle antenne sul territorio che sono i centri di ascolto Caritas – e alla promozione di una cultura della solidarietà e della coesione sociale, a partire dai giovani”.
Tra le novità più rilevanti, secondo l’assessore regionale, “c’è l‘organizzazione congiunta tra Regione e Caritas di seminari e occasioni di confronto tra gli operatori dei servizi sociali territoriali e gli operatori dei centri di ascolto Caritas per analizzare i fenomeni sociali, gli approcci tecnici, le metodologie e le carriere sociali dei cittadini seguiti dai servizi pubblici e dalle Caritas toscane. Attività di approfondimento che verranno svolte per area vasta con l’organizzazione di tre seminari specifici e contribuiranno a una conoscenza integrata del bisogno sociale”.
Oltre a valorizzare dati e informazioni del sistema informativo Caritas Toscana (Mirod), che mettono a fuoco scenari sociali locali e regionali per accompagnare la programmazione locale e regionale, saranno anche sviluppate iniziative rivolte alle giovani generazioni e orientate alla conoscenza del fenomeno povertà a partire dalla sensibilizzazione all’impegno civico e solidaristico che i giovani toscani potranno mettere in campo, “un altro aspetto – dice Saccardi – che ci sta particolarmente a cuore”.
Sono due i target di riferimento: la fascia di età 12/18 anni per la quale si prevede di fare percorsi di approfondimento per comprendere i fenomeni legati all’impoverimento ed al disagio, diffondendo nelle scuole una cultura del volontariato e della solidarietà come strumento di contrasto del disagio ed esclusione sociale; e la fascia 18/35 per la quale si prevedono iniziative sperimentali che, a partire dalle elaborazioni dei dati e delle informazioni sui contesti locali, permettano ai giovani esperienze di ricerca e azione, come ad esempio l’anno di volontariato sociale e il servizio civile.
“Negli ultimi anni le Caritas della Toscana hanno cercato ogni occasione per un confronto fattivo con l’istituzione regionale, rafforzato ancora una volta grazie a questo accordo – ha affermato Filippini – Le principali azioni previste mettono in risalto come la diffusione territoriale di Caritas attraverso le tante opere e i Centri di ascolto dia un supporto concreto per integrare i dati in possesso dell’Osservatorio Sociale Regionale. Inoltre, l’attenzione ai giovani nelle due fasce d’età 12/18 e 18/35 aiuta la costante diffusione di un impegno civico e solidaristico che i giovani toscani potranno mettere in campo” .