Dalla Cittadella della Solidarietà nel 2015 sostegno alimentare per 1.062 persone. Oltre un terzo di essi è minorenne e il 95% vive a Pisa. Da Unicoop Firenze donazione di 5mila euro in buoni acquisto.

Pisa, sabato 9 aprile 2016  Non si arrestano le richieste di aiuto e sostegno alla “Cittadella della Solidarietà”, la struttura del Cep inaugurata nel 2013 e impegnata nel contrasto della povertà alimentare e nella lotta allo spreco: nel 2015, infatti, sono state complessivamente 353 le famiglie cui è stata assegnata la tessera che consente di fare la spesa gratuitamente nello speciale supermercato solidale realizzato nei locali della Chiesa di San Ranieri al Cep un tempo occupati dallo storico cinema teatro “20+1” per un totale di 1.062 persone. Numeri che evidenziano una tendenza alla crescita anche se non è possibile fare un confronto preciso con il 2014 poiché la struttura è entrata in funzione a pieno regime solo a partire dal mese di marzo di quell’anno. Il raffronto con i dati riferiti ai primi quindici mesi di attività della “Cittadella”, quelli compresi fra marzo 2014 a giugno 2015, però evidenzia un trend in aumento dato che in quel periodo sono 337 le famiglie sostenute dalla “Cittadella” per un totale di 992 persone. Complessivamente la crescita è stata del 4,7% per quel che riguarda i nuclei familiari e del 7,1% con riferimento alle totalità delle persone, una tendenza all’aumento, sia pur lieve che trova conferma anche nel dato relativo ai minorenni seguiti dalla “Cittadella”: in tutto nel 2015 sono stati 402, pari al 38% del totale e pure in questo caso si è trattato di un dato un lieve crescita se  è vero che nei primi quindici mesi di attività la stessa incidenza si era fermata al 33%. “E’ un dato preoccupante perché in valore assoluto segna un aumento del 20% visto che si è passati dai 334 under 18 di giugno 2015 ai 402 di fine anno  – spiega il direttore della Caritas diocesana di Pisa don Emanuele Morelli -. Beninteso, non stiamo dicendo che a Pisa ci sono quattro cento bambini che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena, ma i dati dicono che nel nostro territorio vivono alcune centinaia di minorenni le cui famiglie hanno bisogno della “Cittadella della Solidarietà” per dare una risposta dignitosa ai propri bisogni alimentari: ci sembra comunque un dato campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato”. Complessivamente quasi il 95% delle famiglie seguite dalla “Cittadella” vive nel comune di Pisa, mentre per quel che riguarda la provenienza il il 38% di esse è italiana e il 62% straniera.

La consegna dei buoni acquisto

La consegna dei buoni acquisto

E’ alle famiglie seguite dalla “Cittadella” che saranno destinati anche i generi alimentari raccolti nella colletta promossa dalla Caritas e dalla sezione soci di Pisa di Unicoop Firenze di sabato  9 aprile e la donazione, sempre da parte di Unicoop Firenze, di oltre cinque mila euro di buoni per l’acquisto di generi alimentari. “Non che avessimo dubbi al riguardo, ma i dati riferiti al 2015 sono la conferma che, purtroppo, non ci eravamo sbagliati quando abbiamo scelto di sostenere la “Cittadella” – racconta la presidente della sezione soci di Pisa di Unicoop Firenze Barbara Cappelletti -: non solo perché abbiamo deciso di lavorare con un soggetto assolutamente affidabile, come Caritas, ma anche perché andiamo a sostenere un servizio che offre sostegno a tante giovani famiglie provate dalla crisi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la Presidente della Società della Salute della Zona Pisana Sandra Capuzzi: “I dati riferiti all’attività della Cittadella da un lato rendono ancora più forte il sentimento di gratitudine che deve legarci alla Caritas, per ciò che fa quotidianamente in questo come negli altri servizi presenti sul territorio, e ad Unicoop Firenze poiché offre il suo sostegno a questo genere di servizi – ha spiegato -. Dall’altro, però costituiscono un campanello d’allarme che non rimarrà inascoltato: i nostri servizi sono già fortemente impegnati nel contrasto alla povertà e all’alta marginalità, ma è necessario uno sforzo ulteriore e, nonostante le difficoltà del momento, cercheremo di farlo”.