Da La Nazione di venerdì 31 dicembre – PISA «I disabili ce li siamo inventati noi cosiddetti ‘normodotati’ ma in realtà non esistono, glielo assicuro». Non glielo dite a Marco Bartoletti, 57 anni, presidente e proprietario della BB Holding, azienda leader mondiale nella produzione di accessori per la moda con sede principale a Calenzano (Prato), circa trecento dipendenti e fatturato da diversi milioni di euro che la sua è un’azienda speciale. Si rischia anche di farlo arrabbiare: «Guardi, o disabili siamo tutti oppure non lo è nessuno e non ci tengo assolutamente che la mia azienda diveti un esempio, è solo un’esperienza». Eppure c’era anche lui all’apertura di Magis – il corso di alta formazione per manager di imprese socialmente orientate promosso dall’arcidiocesi di Pisa – a dialogare con i frequentanti e i 75 studenti dell’Istituto «Fermi» di Pontedera. E il motivo è semplice: circa il 30% di tutti i dipendenti della BB Holding sono disabili, autistici, malati di tumore, ex tossicodipendenti e donne ultrasessantenni. «Perché ho fatto questa scelta? E’ il più grande insegnamento che mi ha lasciato mio padre: sono nato e cresciuto in una famiglia povera ma lui mi ha sempre spiegato che il rispetto per le persone viene prima di tutto e che se anche avevamo qualcosa in meno rispetto agli altri, non per questo meritavamo meno rispetto. Ho cercato semplicemente di portare questa lezione in azienda e ho toccato con mano che quando rispetti e valorizzi le persone, chiunque esse siano, si crea benessere sociale e cresce anche il fatturato. Cali di produttività se si hanno dipendenti disabili o con qualche difficoltà? E’ una bischerata. O, forse, la scusa per non assumerli». Francesco Paletti