Pisa, (l’articolo pubblicato su La Nazione Pisa di giovedì 6 gennaio) – Una nuova mensa in città «in grado di ospitare almeno 100 persone a sedere e a distanza di sicurezza». E’ il proposito e il progetto per il 2022 annunciato dal direttore della Caritas diocesana don Emanuele Morelli: «Vorremmo realizzarla nell’area del cosiddetto chiesino di San Marco, l’edificio di culto prefabbricato a due passi dalla Leopolda, previo un intervento di radicale ristrutturazione» dice il sacerdote. Intanto, però, anche per tutte le festività natalizie ha funzionato senza interruzione la mensa del Cottolengo, «l’unica che è rimasta in funzione in città e che ha una media di circa settanta pasti al giorno, anche se nel periodo del lockdown abbiamo superato diverse volte anche quota 120». Perché il morso della pandemia., sul piano sociale ed economico, si fa sentire soprattutto nei confronti delle persone e delle famiglie più fragili. Come quelle in cui vivono i 795 bambini e adolescenti che nei giorni scorsi hanno potuto trovare una sorpresa inattesa sotto l’albero grazie al «Libro» e al «Giocattolo Sospeso», le due iniziative promosse dall’ufficio per la pastorale della carità della diocesi di Pisa per riscaldare un po’ il Natale dei più piccoli che vivono nei contesti familiari difficili del territorio pisano. Sono stati 638, infatti, i libri donati grazie al sostegno dei clienti delle 15 librerie che hanno aderito all’iniziativa: «Fogola», «Libraccio», «Anni in Tasca», «Città del Sole», «Einaudi», «Ghibellina», «La Scolastica», «Libreria dei Ragazzi» e «Tra le Righe» a Pisa; il «Civico 14» e «Il Birillo» sul Litorale; le librerie «Equilibri», «Roma» e «Carrara» a Pontedera e «Gini» a Cascina. Seicentododici, invece, i «giocattoli sospesi, pure in questo caso grazie al supporto dei frequentatori dei principali negozi cittadini per bambini, tutti aderenti all’iniziativa: dall’«Hobby Centro» di Borgo Stretto al «Gianfaldoni» di via Ceci, passando per la «Città del Sole» e la «Libreria dei Ragazzi», entrambe in via San Francesco e «GiocheriaGiocheria» in zona Stazione. Una sessantina, infine, i volontari, gli operatori e i giovani in servizio civile coinvolti: hanno raccolto i doni dai negozi aderenti, li hanno impacchettati e consegnati nelle case dei bambini «residenti a Pisa e nei comuni di San Giuliano Terme e Vecchiano, ma anche a Cascina, Pontedera e Bientina – – conclude don Morelli –: ringrazio di cuore tutti i punti vendita che hanno aderito e le centinaia di persone che hanno scelto di fare un gesto di prossimità e vicinanza riscaldando un po’ il Natale dei bambini delle famiglie più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia»Francesco Paletti