Pisa, venerdi 20 gennaio 2017 – Prosegue anche in queste ore drammatiche l’impegno della Caritas in favore delle popolazioni colpite dalle ultime scosse del sisma che sta devastando l’Italia centrale dall’agosto scorso. “Siamo in contatto con Caritas Italiana e le diocesi maggiormente colpite dal sisma e siamo pronti ad attivare la solidarietà dei nostri territori in caso di necessità ma finora non ci sono arrivate segnalazioni e richieste particolari – spiega il direttore della Caritas di Pisa don Emanuele Morelli -: la scelta, infatti, è quella di reperire tutto il possibile nelle aree colpite o in quelle immediatamente vicine anche per dare un minimo di sollievo all’economia e al tessuto locale”.
La nuova emergenza, infatti, è arrivata mentre sono già attivi i gemellaggi: la Toscana e Pisa sono collegate alla diocesi di Rieti. Pur tra queste difficoltà, in tutte le zone colpite le Chiese locali stanno completando il monitoraggio dei bisogni a carattere sociale ed economico e avviando interventi mirati per la ripresa delle attività produttive, soprattutto nelle aree rurali: attrezzature per allevatori o agricoltori, tunnel agricoli destinati al bestiame, mangimi e foraggi, interventi strutturali per la ripresa della produzione, trasformazione e vendita dei prodotti tipici.
Dal punto di vista strutturale, per riannodare fin da subito relazioni e rapporti comunitari, si è dato prontamente avvio ad un programma di realizzazione di strutture polifunzionali (“Centri di comunità”), il primo dei quali è stato inaugurato ad Amatrice il 24 novembre 2016, a meno di cento giorni dal sisma ed è stato subito utilizzato dopo le nuove scosse come punto di primo soccorso. Sempre nella diocesi di Rieti prima di Natale sono stati aperte altre piccole strutture socio-pastorali a Scai, Sant’Angelo (frazioni di Amatrice) e Grisciano (Frazione di Accumoli) e – in base ai bisogni pastorali evidenziati dal Vescovo – si stanno valutando ulteriori interventi. Nella diocesi di Spoleto-Norcia si stanno attuando le prassi amministrative per poter avviare quanto prima la realizzazione di strutture a Norcia, Cascia e ad Avendita (frazione di Cascia), mentre nella diocesi di Ascoli Piceno a breve dovrebbe iniziare la realizzazione di un centro comunitario ad Arquata del Tronto. Si sono già svolti incontri con le altre diocesi marchigiane per verificare la opportunità/necessità di realizzare analoghi interventi strutturali: ad oggi sono in istruttoria interventi nelle diocesi di Camerino (Camerino, Visso, La Maddalena), Fermo (S. Angelo in Pontano, Amandola, Francavilla), Macerata (Tolentino e Macerata), San Benedetto del Tronto (Cossignano e Force).
Relativamente alle risorse, grazie alla colletta nazionale del 18 settembre e alla generosa risposta solidale, sono finora pervenuti a Caritas Italiana circa 21,6 milioni di euro, incluso il milione messo a disposizione dalla CEI. Oltre a proseguire con aiuti concreti, la priorità ora è di restare in ascolto delle comunità locali e portare all’attenzione delle istituzioni questo ascolto di tanti che soffrono, sono isolati, disillusi dalle troppe promesse fatte e non mantenute. Un carico di interrogativi che esige doverose risposte, da quelle più immediate alle scelte di ricostruzione, da cui dipende il futuro di queste persone.
Tutti coloro che volessero fare un’offerta possono utilizzare i seguenti canali:
- il conto corrente postale 11989563, intestato a Caritas Diocesana di Pisa, piazza Arcivescovado, 18 – 56126 Pisa;
- Il conto corrente bancario intestato a: Arcidiocesi di Pisa – Caritas diocesana. IBAN: IT 86 L 01030 14010 000000390954;
- Il versamento direttamente in Caritas: Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì, dalle 10 alle 12.