Pisa, 22 aprile 2016 – “Essere stimolo e anima perché la comunità cresca nella carità e sappia trovare strade sempre nuove per farsi vicina ai più poveri, in Italia, in Europa, nel mondo”. Ieri all’aula Paolo VI, Papa Francesco ha ricordato agli oltre 600 partecipanti al convegno delle Caritas diocesane il loro necessario incarico: rendere l’intera comunità cristiana soggetto attivo della carità. “Il vostro è un difficile ma fondamentale compito – ha affermato il santo padre – fare in modo che il servizio caritativo diventi impegno di ognuno di noi non è semplice, ma importante. La nostra comunità deve diventare un soggetto di carità”.
Il vescovo di Roma ha, poi, precisato il ruolo delle Caritas diocesane in rapporto a tutte le manifestazioni solidali presenti sul territorio. “Particolarmente rilevante è l’ufficio di promozione e formazione che la Caritas riveste nei confronti delle diverse espressioni del volontariato – ha continuato – un volontariato chiamato a investire tempo, risorse e capacità per coinvolgere l’intera comunità negli impegni di solidarietà che porta avanti”. Il Papa, inoltre, ha commentato il compito “di stimolo nei confronti delle istituzioni civili, in favore del bene comune e a tutela delle fasce più deboli; un impegno che si concretizza nella costante offerta di occasioni e strumenti per una conoscenza adeguata e costruttiva delle situazioni”.