Pisa, 29 gennaio 2020 – Sei centri d’ascolto della Caritas diocesana, quattro della Misericordia. Intanto sono dieci, ma è destinata ad arricchirsi la rete degli sportelli cui presentare domanda per accedere alle misure del “Fondo Vivere”, inizialmente finanziato dall’Arcidiocesi di Pisa con una dotazione di 450mila euro a cui ha immediatamente aderito la Fondazione Pisa mettendo a disposizione altri 500mila euro. In tutto, dunque, quasi un milione destinato alle famiglie e alle piccole imprese messe in ginocchio dalla pandemia che vivono nei territori della diocesi.
La rete dei Centri d’Ascolto Caritas e della Misericordia che hanno già aderito
Tre le linee d’intervento operative: la prima è rivolta alle persone e ai nuclei familiari rese fragili dalle conseguenze di Covid-19 e prevede un prestito d’onore, ossia senza alcun tasso d’interesse, fino ad un massimo di tremila euro, gestito direttamente dalla Caritas diocesana.
Accanto a questo intervento, sono previsti anche contributi a fondo perduto fino ad un massimo di mille euro, sempre erogati dalla Caritas, per tutte quelle persone che, ragionevolmente, non hanno la possibilità di restituire ma sono, comunque, alle prese con necessità urgenti e straordinarie cui dover far fronte.
Il terzo strumento economico-finanziario d’intervento, invece, riguarda le piccole imprese con maggiori difficoltà di accesso al credito, anch’esse alle prese con la crisi e prevede un finanziamento di 15mila euro, erogato attraverso la Banca Popolare di Lajatico da anni partner della Caritas diocesana nei progetti di microcredito ed è interamente sostenuto dalla Fondazione Pisa.
Nella sezione Fondo Vivere tutti i dettagli e le informzioni pratiche sull’iniziativa