Pisa, 8 luglio 2016 – “La pace in Siria è possibile”. E’ Papa Francesco ad affermarlo in un video a sostegno della campagna di Caritas Internationalis “Siria la pace è possibile”. Il programma, cui aderiscono 165 Caritas nazionali tra le quali anche Caritas Italiana, mira a intensificare gli aiuti umanitari appellandosi inoltre ai Governi di tutto il mondo affinchè adottino una soluzione politica che metta fine al conflitto. Anche il Santo Padre ha esortato le autorità a trovare una soluzione politica alla guerra. “Desidero rivolgermi a tutti i fedeli e coloro i quali sono impegnati con Caritas nella costruzione di una società più giusta – ha detto il vescovo di Roma – ognuno deve riconoscere che non esiste una soluzione militare per la Siria, ma una politica”. Il Papaha poi ha ribadito:”la comunità internazionale deve sostenere colloqui di pace verso la costruzione di un Governo di unità nazionale, e vi invito a rivolgervi a coloro che sono coinvolti nei negoziati di pace affinché prendano sul serio questi accordi e si impegnino ad agevolare l’accesso agli aiuti umanitari”.
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“Mentre il popolo soffre, incredibili quantità di denaro vengono spese per fornire le armi ai combattenti. E alcuni dei Paesi fornitori di queste armi sono anche fra quelli che parlano di pace», ricorda Papa Francesco, che poi aggiunge: «Come si può credere a chi con la mano destra ti accarezza e con la sinistra ti colpisce? Incoraggio tutti a vivere con entusiasmo quest’anno dedicato alla Misericordia per vincere l’indifferenza e proclamare con forza che la pace in Siria è possibile”.
Caritas Internationalia ha lanciato anche un nuovo sito web syria.caritas.org per sostenere la campagna e che comprende vari materiali, tra cui opere di artisti siriani, un film d’animazione sulla guerra, una serie di foto e testimonianze di siriani che vivono sia all’interno del paese che come rifugiati. Nell’insieme dei 7 paesi più toccati dalla crisi siriana e quella limitrofa dell’Iraq, (Siria, Iraq, Libano, Giordania, Turchia, Egitto, Cipro) le organizzazioni ecclesiali (le Caritas nazionali, le Congregazioni, le Diocesi) si sono avvalse di oltre 2.000 operatori e 5.000 volontari per l’assistenza umanitaria (viveri, sanità, alloggi, istruzione). Nel 2014 sono stati stanziati 113 milioni di Euro (126 milioni di dollari) e nel 2015, sono stati mobilitati più di 135 milioni di Euro. I beneficiari diretti sono in totale più di 4 milioni.
Caritas Italiana – grazie anche al contributo di un milione di euro del Comitato CEI “8 per mille” – dall’inizio della crisi a tutto il 2015, ha risposto agli appelli di Caritas Siria e delle Caritas nazionali dei Paesi del Medio Oriente che hanno accolto i rifugiati (Giordania, Libano, Turchia, Grecia e Cipro), sostenendo interventi per un totale di 2.800.000 euro, dei quali oltre 1.200.000 nella sola Siria, in cuiper il 2016 sono stati già messi a disposizione circa 500.000 euro. Si tratta quasi ovunque di programmi di assistenza di base, viveri, medicine, alloggi.