Pisa, giovedì 3 marzo 2022 – “Abbiamo bisogno di sentire che non siamo soli”. Lo ha ripetuto anche stamani (giovedì 3 marzo) don Vyacheslav Grynevych, il direttore della Caritas-Spes Ucraina che si è collegato in diretta webinar con le tante Caritas diocesane d’Italia che stanno seguendo da vicino e con apprensione la drammatica evoluzione del conflitto.
Un appello subito accolto dalla Caritas Italiana, che nei giorni scorsi ha donato 100mila euro, e da molte Caritas diocesane, inclusa quella di Pisa, che ha avviato una raccolta fondi a sostegno del popolo ucraino. Si può contribuire facendo un versamento sull’iban IT60U0523214002000000012410 specificando nella causale del versamento “Ucraina”. “Era l’iniziativa più rapida e semplice da mettere in campo per far arrivare sostegno immediato alla popolazione civile vittima della guerra attraverso Caritas Ucraina – spiega il direttore don Emanuele Morelli -. Stiamo studiando anche altre iniziative: siamo in contatto con le molte famiglie ucraine che abbiamo incontrato nei nostri servizi per capire quali sono i bisogni e come possiamo sostenerli, e con le parrocchie e la comunità ecclesiale per valutare le possibilità concrete di accoglienza di profughi in fuga dalle aree di conflitto”.
Caritas Ucraina, con sede a Lviv (Leopoli), ha già sostenuto 815.000 persone dopo la crisi del 2014, può contare sulla rete delle 36 Caritas diocesane e ha attivato 19 centri polivalenti in tutto il Paese per mettere in atto una risposta all’emergenza: accoglienza delle famiglie; trasporto verso amici, familiari o centri collettivi per ottenere riparo e sostegno; gestione di centri collettivi per dormire, mangiare, prendersi cura dei bambini. Caritas Spes, con sede a Kiev, lavora in 22 strutture d’accoglienza per piccoli gruppi per sviluppare un piano per l’evacuazione in sicurezza dei bambini che soggiornano nelle proprie strutture, nonché dei bambini ospitati all’interno di istituzioni statali, verso strutture attrezzate della Caritas nell’Ucraina occidentale.