Sono 70 ed esprimono diverse emozioni e stati d’animo. I dipinti della rassegna “Colori in libertà” sono la comunicazione, tramite immagini e sfumature, dei sentimenti dei detenuti della casa circondariale “Don Bosco” di Pisa. Diventati artisti extra ordinari grazie al laboratorio di pittura da anni coordinato da un insegnante professionista, gli allievi hanno prodotto decine di quadri su lenzuola e cartoni inutilizzati. Da qui l’idea di uno di loro, Alessandro, di sfruttare la falegnameria e creare delle tele con materiale riciclato. Il risultato è stata la kermesse, allestita nell’atrio di Palazzo Gambacorti, che sarà in visione fino al 14 marzo dalle 9 alle 19 (dal lunedì al venerdì) e dalle 9 alle 13 (il sabato).
“Abbiamo creato delle tele con pezzi di legno e cassette per la frutta – spiega Alessandro, che espone nel palazzo comunale insieme a Sebastiano, Sehili, Giovanni, Marcellino, Domingo, Luca e Thapa – così quelle vecchie lenzuola che avevamo colorato precedentemente hanno ottenuto maggior risalto”. L’iniziativa, che ha il patrocinio del comune di Pisa, ha avuto una precedente edizione alla Limonaia a marzo 2013, ma anche per questa edizione ha avuto il supporto della direzione e dell’area educativa. “Mostre come questa rappresentano un sottile ma efficace ponte tra la comunità detentiva e quella esterna – commenta Liberata Di Lorenzo, capo area pedagogica del Don Bosco – una forma di comunicazione verbale tra il ‘dentro’ e il ‘fuori’.