dal sito di Fio.Psd il commento di Francesco Marsico (responsabile area nazionale di Caritas Italiana) alla c.d. ”legge antispreco” (l.166/2016)
Una legge sul recupero degli eventuali sprechi nella filiera dei prodotti alimentari è un valore in se per un paese come il nostro che deve ripensare il suo futuro. In questo ambito già la cosiddetta legge del buon samaritano del 2003 era intervenuta per semplificare la normativa e rendere possibile la donazione di prodotti alimentari, ma occupandosi solo della parte finale della filiera e delimitando i soggetti cosiddetti cessionari, vale a dire riceventi.
La legge Gadda ha il pregio di essere una legge di sistema, che non si limita a regolare questa o quella fase ma di “ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione”, affidando quindi una responsabilità diffusa da una parte e offrendo semplificazioni amministrative e agevolazioni ai soggetti coinvolti.
Altri elementi positivi sono una logica di disseminazione di buone pratiche presente nel testo, affermata attraverso l’istituzione di un fondo nazionale per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché un tavolo di coordinamento promozionale e di monitoraggio.
E’ ormai consapevolezza diffusa che tutti i cambiamenti, tanto più di cultura gestionale, non si realizzano solo attraverso una legge pure ottima, ma con processi graduali e incrementali che sappiano indicare con chiarezza la direzione di marcia.
Un’ultima questione: ovviamente la povertà non si sconfigge con un pasto o un pacco viveri; ma una mensa o un centro di aiuto che dà una mano in un periodo di difficoltà, crea legami, ridà fiducia. Un pasto da solo non cambia la condizione di una persona o famiglia povera; è un salvagente in un momento di difficoltà: ti fa stare a galla, evita che si sprofondi e da lì si può cercare di ritrovare l’approdo.
La povertà si combatte con misure legislative adeguate, ma una comunità territoriale capace di darti subito una mano, anche attraverso un pasto e un po’ di aiuto immediato, è un valore da promuovere e una sfida da affrontare.
Francesco Marsico