Ha celebrato la sua ultima messa da cappellano del carcere “Don Bosco” di Pisa. Monsignor Filippini ha salutato i detenuti durante la celebrazione dell’Epifania, che si è svolta ieri nella chiesetta dell’istituto penitenziario. Don Filippini sarà la nuova guida pastorale della diocesi di Pescia ma, come ha annunciato lo stesso sacerdote, la sua partenza non è un addio ma un arrivederci.
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«Mi allontano da voi, ma vi sarò sempre vicino». Monsignor Roberto Filippini, neo vescovo di Pescia, ha salutato ieri mattina i detenuti della casa circondariale “Don Bosco” di Pisa durante la messa dell’epifania celebrata nel carcere pisano, presenti il direttore Fabio Prestopino e il deputato Paolo Fontanelli (Pd). Un addio commosso espresso dal cappellano dimissionario dell’istituto penitenziario, che da gennaio sarà la nuova guida pastorale della diocesi pesciatina. Altrettanto emozionato il saluto dei condannati, che hanno donato a monsignor Filippini un’icona da loro stessi dipinta. «È stata una vera e propria festa di famiglia, un momento molto bello e allo stesso tempo triste – ha commentato monsignor Filippini – la messa dell’epifania è stata l’occasione per congedarmi da loro con immenso affetto». Durante la celebrazione il coro del “Don Bosco”, guidato da Riccardo Buscemi, ha cantato in onore del suo cappellano accompagnandolo nella sua ultima messa da sacerdote del carcere. «Il mio non è un addio, ma un arrivederci – ha concluso il vescovo – so che rivedrò presto tutti questi uomini, magari fuori dal contesto che me li ha presentati».
michele bulzomì