Pisa contro la “Miseria ladra”: la città della torre pendente sostiene la campagna avviata dall’associazione Libera e dal gruppo Abele per abbattere la povertà in Italia. L’amministrazione pisana (come Borgo San Lorenzo, Campi Bisenzio, Reggello e Lucca), infatti, ha aderito con una delibera di giunta al programma che fa della lotta all’indigenza la sua ratio fondamentale. Il progetto coinvolge due diversi livelli, uno nazionale e un altro locale, in modo da capillarizzare al meglio gli obiettivi della campagna
Il piano nazionale mira a ricapitalizzare il Fondo per le politiche sociali fino a 1 miliardo di euro e il Fondo per la non autosufficienza a 400 milioni, definendo i valori essenziali di assistenza sociale. Ulteriore obiettivo sarà introdurre, tramite legge, il “Reddito di Dignità” (un’entrata minima di 600 euro al singolo cittadino) e la possibilità da parte dei comuni di sforare il patto di stabilità per investire nel sociale. La campagna inoltre si rivolge alle istituzioni statali per rendere efficiente ed efficace il meccanismo di assegnazione a uso sociale dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose ed ai corrotti, così da eliminare ostacoli e onerosi impedimenti. Ultimo punto dello schema nazionale si riferisce alla creazione di un sistema unico di asilo in Europa che superi il regolamento di Dublino; e la realizzazione di concrete corsie umanitarie per vittime di guerra, catastrofi e dittature.
Il piano locale, invece, si muove su soluzioni concrete che interessano da vicino il territorio. Il progetto ha il proposito di aumentare il budget di investimento sul sociale, sospendere l’esecutività degli sfratti per morosità incolpevole, rendere esigibile il diritto a una residenza per i senza fissa dimora (magari rendendo disponibile il patrimonio immobiliare comunale sfitto) e infine favorire tutte le forme di economia civile e sociale.
Il programma della campagna è stato ricordato negli scorsi giorni durante l’incontro, organizzato dal gruppo consiliare pisano di Sel, che ha posto in primo piano le tematiche legate alla povertà. Al dibattito sono intervenuti il direttore della Caritas diocesana, don Emanuele Morelli, il coordinatore regionale di Libera, don Andrea Bigalli, il segretario generale della Cgil Pisa, Gianfranco Francese.