Il nuovo delegato della Conferenza episcopale Toscana per il servizio della carità è monsignor Roberto Filippini, il 67enne biblista e teologo pisano da sempre impegnato per il dialogo ecumenico e interreligioso, per 16 anni rettore del seminario diocesano e cappellano del carcere “don Bosco” di Pisa, che nel novembre scorso è stato scelto da Papa Francesco quale vescovo di Pescia.
La nomina è avvenuta nel corso dell’ultima riunione della Cet, che si è tenuta lunedi scorso nell’eremo di Lecceto (Firenze) nell’ambito dell’assegnazione delle deleghe relative ai vari organismi e ambiti pastorali, un riordino resosi necessario anche alla luce del «rinnovo avvenuto negli ultimi tempi all’interno della Conferenza con l’arrivo di nuovi vescovi alla guida di alcune diocesi toscane» come recita il comunicato finale della riunione. Oltre alla nomina di monsignor Filippini alla guida della chiesa di Pescia, infatti, negli ultimi mesi sono arrivate anche quelle di monsignor Andrea Migliavacca alla guida di quella di San Miniato e padre Giovanni Roncari a quella di Pitigliano-Sovana-Orbetello.
Come delegato Cet per il servizio della carità, monsignor Filippini succede all’arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Riccardo Fontana che ha svolto l’incarico negli ultimi cinque anni e al quale, invece, è stata attribuita la delega per comunicazioni sociali.
“Ringraziamo monsignor Fontana per l’importante e proficuo lavoro svolto in questi anni e salutiamo con un caloroso abbraccio monsignor Filippini – ha commentato il direttore della Caritas diocesana di Pisa don Emanuele Morelli -: il suo spessore intellettuale e, soprattutto umano, e la capacità di dialogo e relazione e l’attenzione agli ultimi e ai lontani, di cui ha sempre dato prova in tutti gli incarichi pastorali che ha svolto, saranno sicuramente risorsa preziosissima per le Caritas diocesane della Toscana e, ne sono convinto, anche per tutta la Conferenza episcopale toscana”.