Analizza il rapporto tra salute e società, concentrandosi sulla comunicazione diretta tra medico e paziente nonché sulla riduzione delle asimmetrie informative in campo sanitario. “Narrare la malattia, costruire la salute” è l’incontro promosso dall’Associazione Italiana di Sociologia, che pone l’attenzione sulla necessaria relazione tra chi cura e chi viene curato.
Venerdì 26 febbraio, a Palazzo Matteucci, esperti di sociologia tenteranno di rispondere alle questioni che negli ultimi tempi stanno interessando la cosiddetta medicina narrativa. Nella ridefinizione dei sistemi sanitari si parla della centralità del paziente, ma la professione basata sulle prove valuta adeguatamente l’importanza del rapporto medico-degente? La riduzione dei costi, l’efficacia e l’efficienza organizzativa del servizio nazionale tiene conto dei tempi dell’ascolto e la medicina narrativa può trovare una sua applicazione?
Questi sono solo alcuni temi che verranno trattati, dalle 9.30, nell’aula magna di Palazzo Matteucci, dove si darà inizio ai lavori con Paolo Nello, direttore del dipartimento di Scienze Politiche, Stefano Taddei, dell’Unipi, e Costantino Cipolla dell’università di Bologna. Alle 17.30 è prevista l’attivazione di una tavola rotonda coordinata da Luca Curti, dell’Unipi.