Roma, 18 giugno 2017 – «Sono bambini nati in questa terra che sono cresciuti accanto ai nostri ragazzi e hanno studiato con loro e che forse non sanno più nemmeno la lingua natia dei loro genitori, perché da sempre parlano l’italiano. A costoro diciamo: tu non puoi. E se lo dovessero fare con i nostri italiani all’estero? Giustamente, ci ribelleremmo».
Anche il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas Italiana, interviene nel dibattito sulla legge di riforma della cittadinanza e sui temi collegati all’immigrazione. Lo fa dalle colonne di Avvenire evidenziando come “se è vero, come dicono le proiezioni, che nel 2050 ci saranno tra i sette e i dieci milioni di italiani in meno, il nostro Stato come potrà reggere? Oggi li vogliamo allontanare ma tra dieci anni saremo costretti a pagarli per farli venire”.