Prostituzione nel territorio pisano: novanta persone stabilmente presenti sulle strade di Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano. In crescita le nigeriane

PIsa, 15 aprile 2016 – Oltre mille persone, vittime delle povertà economiche e relazionali, della violenza di genere, della sottomissione e dello sfruttamento, raggiunte nel 2015 grazie ai sistemi di interventi e servizi a bassa soglia della Società della Salute della zona pisana. Di questo fenomeno e, più in generale, della realtà dell’alta marginalità in Toscana, si è discusso nel convegno “Passaggio a Nord-Ovest. Cercare la rotta nei servizi a bassa soglia” che si è tenuto a Pisa venerdì 15 aprile, dove sono intervenuti, tra gli altri, Sandra Capuzzi, presidente della Sds della zona Pisana e Stefania Saccardi, assessore a diritto alla salute, sociale e sport
della Regione Toscana. Un’occasione di confronto e riflessione che si inserisce in una serie di iniziative previste dall’Accordo di collaborazione sulle alte marginalità sociali per il triennio 2013-2015 tra Regione Toscana, Sds di Pisa, Firenze e Livorno, ANCI e CTCA, nelle aree territoriali di Pisa, Livorno e Firenze. Proprio in queste zone, ovvero nell’area vasta Centro e Nord-Ovest della Toscana, si concentra infatti statisticamente il più alto numero di soggetti a forte rischio di esclusione ed alta marginalità sociale.

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In particolare, in quest’area hanno operato le unità mobili di strada relative ai progetti della Sds della zona pisana “Strada facendo. Per una città che si-cura” (che si rivolge a tossico/alcol dipendenti e senza dimora), il progetto “Sally People” (volto alla riduzione dei rischi connessi alla prostituzione di strada) e il Centro di accoglienza diurno di “Progetto Homeless”, che la Regione Toscana ha supportato con uno stanziamento di 306.000 euro l’anno tra il 2013 e il 2015.  “Nel 2015 sono state 1.143 le persone raggiunte da questi servizi (gestiti per la ds dalle cooperative Il Simbolo e Arnéra), un dato in lieve flessione rispetto al 2013 e al 2014 (quando sono state rispettivamente 1.515 e 1.262) – ha ricordato il presidente di Cnca Toscana Fabrizio Mariani -. Di queste, 751 sono senza dimora e/o persone con altre problematiche socio-sanitarie importanti (226 intercettate in strada e 525 al Centro diurno Progetto Homeless), 246 si prostituiscono e 146 sono tossico/alcol dipendenti (anch’essi intercettati in strada)”. Tra i 146 tossico/alcol dipendenti, 115 sono italiani (95 maschi e 20 femmine) e 31 stranieri (tutti maschi), mentre dei 226 senza dimora intercettati in strada 120 sono italiani (93 maschi e 27 femmine) e 106 stranieri (78 maschi e 28 femmine). Infine tra le 246 persone che si prostituiscono vi sono 158 donne, 87 transessuali, e un uomo.

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Per quanto riguarda i numeri dei senza dimora a Pisa, al centro diurno di via Conte Fazio si registra una media giornaliera di 42 presenze, con punte tra i 60 e i 70 utenti. Sono invece in media 266 gli homeless in città (142 stranieri e 124 italiani), un numero in costante aumento da (stima ricavata dai dati delle presenze nei punti sensibili: le mense, l’emporio, i centri di ascolto Caritas, il centro diurno e notturno di Progetto Homeless e le persone incontrate dalle unità di strada del “Progetto Strada Facendo”). Il centro diurno e notturno di Progetto Homeless è complessivamente entrato in contatto con 931 persone (302 italiani e 629 stranieri) Dei 302 italiani, circa il 21% sono nati a Pisa, il 19% in altre città della Toscana e il restante 60% proviene da altre regioni, soprattutto del sud Italia. I 629 utenti stranieri provengono invece soprattutto dall’est europeo e dal nord Africa: Romania e Tunisia i paesi più rappresentati.

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Per quanto riguarda il fenomeno della prostituzione, il servizio Sally People (che opera nei comuni di Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano) registra una media di 90 persone che si prostituiscono nell’arco della giornata. Delle 246 persone con cui il servizio è entrato in contatto, 89 sono brasiliane, 66 nigeriane, 55 romene, 24 albanesi, 5 ungheresi, tre italiane, 2 moldave, una russa e una ucraina. Dal secondo semestre 2015 si registra un netto incremento di donne nigeriane: ciò che emerge è che i circuiti della tratta si stanno avvalendo delle rotte del traffico di migranti. Nel 2015 i servizi sulla strada hanno riguardato anche la distribuzione di profilattici (17.726) di materiale informativo (817), di siringhe (5.371), di sacchi a pelo (167) e di pasti e pacchi alimentari. Il centro diurno di Progetto Homeless ha invece offerto 2.719 docce e 644 servizi di lavanderia. I colloqui, gli interventi di orientamento, consulenza e accompagnamento a percorsi di cura sono stati 4.162.

“Questi progetti ci permettono di entrare in contatto con cittadini invisibili” ha commentato la presidentessa della Sds Sandra Capuzzi, seguita dall’assessore regionale al welfare Stefania Saccardi che ha ricordato come “la marginalità sia un problema sociale sottovalutato e sottostimato, ma la Regione – ha assicurato – continuerà a sostenere attività a favore delle persone vulnerabili”.