Pisa, 31 agosto 1943: Porta a Mare non c’è più, 900 le vittime. 73 anni fa il bombardamento della città

Pisa, 31 agosto 2016 – Ben 152 apparecchi statunitensi decollarono dalla base di Oudna in Tunisia e, arrivati sopra Pisa, sganciarono sulla città ben 480 tonnellate di bombe. I pisani si erano abituati agli allarmi che, si concludevano con un nulla di fatto, visto che spesso gli aerei si dirigevano da altre parti, così si era perso l’uso di recarsi nei rifugi e si continuava come se nulla fosse. L’allarme aveva già suonato ma niente all’orizzonte. La tragedia arrivò quando molti erano a pranzo. Tra gli aerei impegnati c’erano 48 B 17, i bombardieri pesanti tristemente famosi. Giunti in prossimità della città, il primo nucleo detto flight leader iniziò a sganciare le bombe, gli altri apparecchi che seguivano dovettero bombardare alla cieca tanto era il fumo prodotto dalle prime bombe.

31agosto1943

 

Il quartiere di Porta a Mare fu raso al suolo. Sulla fabbrica della Saint Gobain caddero 367 bombe che provocarono 56 morti tra gli operai, quasi tutti rimasti uccisi durante la pausa pranzo. La contraerea potè ben poco.  Il bombardamento durò sette minuti e provocò non meno di 900 morti (alcune fonti parlano anche di circa 2.500 vittime ma nessuna cifra ufficiale è stata mai fornita). Alla fine si contarono i danni: furono 2.500 le case abbattute o comunque sinistrate, i lungarni semidistrutti, i ponti crollati, la stazione rasa al suolo, il quartiere di Porta a Mare polverizzato, danneggiate gravemente le chiese di Sant’Antonio, San Paolo a Ripa d’Arno e la cappelletti di Sant’Agata, distrutto il convento delle Benedettine.

Stamani, mercoledì 31 agosto 2016, alle 11 al Sostegno del Canale dei Navicelli si svolgerà la cerimonia di commemorazione ed a seguire, nella chiesa di San Giovanni Al Gatano si svolgerà la messa di suffragio. Tutti gli altri eventi in programma per non dimenticare le conseguenze della Seconda guerra mondiale sulla città di Pisa.