Raccolta alimentare Caritas-Coop: 2.933 donazioni e nove tonnellate di generi alimentari per le famiglie in difficoltà

Due tonnellate di pasta e 1,2 di legumi. Ma anche 823 litri di latte e 527 di olio. E poi 897 chili di biscotti, 635 di pelati, 513 di farina, 344 di zucchero, 412 di riso, 324 di prodotti per l’infanzia e 192 di tonno scatola solo per rimanere ai prodotti di più largo consumo. In tutto fanno quasi nove tonnellate di generi alimentari raccolti nel corso della giornata ad hoc promossa dalla Caritas di Pisa e dalla sezione soci pisana di Unicoop Firenze sabato scorso nei punti vendita di Cisanello, Porta a Lucca, Porta a Mare, San Giusto e Tirrenia.Tutti alimenti e prodotti destinati agli scaffali della “Cittadella della Solidarietà”, lo speciale “supermercato” allestito al Cep nei locali dell’ex cinema “20+1”, voluto dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto per ricordare il 950esimo anniversario del patrono della città e della diocesi e che, nel primo anno di attività, ha assicurato sostegno alimentare gratuito a quasi novecento persone.

Porta a Lucca

Porta a Lucca

Contento il direttore della Caritas don Emanuele Morelli: «Siamo contenti per le quantità di alimenti raccolti, un contributo importantissimo all’attività della “Cittadella”, ma ancor di più per le 2.933 donazioni ricevute dato che ognuna delle quali corrisponde ad una famiglia che ha scelto di fermarsi e lasciare qualcosa per chi vive un momento di maggiore di difficoltà, un gesto di solidarietà importante e anche un segnale di fiducia nei nostri confronti che ci responsabilizza a fare ancora di più e meglio per il futuro».

Porta a Lucca

Porta a Lucca

Tantissimi anche i volontari che si sono alternati dietro alle postazioni allestite all’interno dei punti vendita per sistemare e inscatolare le donazioni: 157 persone distribuite in due turni e cinque supermercati per un totale di 423 ore di volontariato. «Mettere a disposizione così tanto tempo in modo totalmente gratuito è un bel segnale di controtendenza rispetto alle logiche del nostro tempo – ha concluso don Morelli -: grazie di cuore anche a ciascuno di loro».

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