Calci, 25 marzo 2017 – “Un servizio fondamentale ma anche un simbolo di quel che dovrebbe essere sempre l’esecuzione delle pena”. Così il direttore del carcere ”Don Bosco” di Pisa Fabio Prestopino intervenendo alla presentazione di “Misericordia Tua”, la comunità d’accoglienza a dimensione familiare per detenuti ammessi alle pene alternative voluta dalla chiesa pisana per celebrare il “Giubileo della Misericordia” e che nascerà nella casa canonica di Sant’Andrea a Lama a Calci. “Se il sistema penitenziario deve tendere al recupero dei condannati – ha proseguito – il futuro dell’esecuzione penale è necessariamente esterna e al carcere deve avere un ruolo residuale, limitato quei soggetti per i quali non si riesce a immaginare un percorso di reinserimento”.
Da qui la proposta rivolta alle istituzioni locali: “Auspico che da un progetto come ”Misericordia Tua” si possa prendere spunto anche per realizzare a Pisa un reparto di semilibertà fuori dal carcere. Aveva già lanciato l’idea il mio predecessore Vittorio Cerri e io torno a proporlo perché sarebbe un passo avanti davvero necessario”
“Questa è un’opera segno che non ha certo la pretesa di risolvere il problema del reinserimento umano, sociale e spirituale dei detenuti ma vuole indicare una strada – ha aggiunto l’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto -: certi recuperi alla vita, apparentemente difficilissimi, si possono fare. E vogliamo provarci. La serietà dei soggetti e delle istituzioni coinvolte è garanzia anche perchè non via siano negatività per il territorio”
Sul punto ha insistito anche il magistrato di sorveglianza di Pisa Rinaldo Merani: “Il paradosso di oggi è che investiamo poco sui processi rieducativi e tanto in quelli detentivi. Non funziona. Sarebbe come se di fronte ad un’epidemia qualcuno pensasse di scamparla chiudendosi in casa: prima o poi il contagio arriva anche”
Su “Misericordia Tua”, ad un anno dalla presentazione del progetto, si è pronunciato anche il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti, assicurando la collaborazione dell’amministrazione comunale: “Dopo aver visto il progetto dettagliato, posso dire, non solo di condividerne le motivazioni come esplicitato anche nel documento approvato un anno fa dalla maggioranza consiliare, ma anche che i numeri sono tali da rendere l’impatto sul territorio sopportabile. Quindi sicuramente assicureremo la nostra collaborazione al progetto per tutto ciò che ci compete”