RinaldoPisa, giovedì 28 settembre 2017 – Stasera Rinaldo Alessandrini e il suo Concerto Italiano ci riportano in Camposanto e alla musica strumentale per rendere omaggio a Johann Sebastian Bach con un’inconsueta e stimolante serie di elaborazioni da sue pagine, in primis dalle Variazioni Goldberg. Rinaldo Alessandrini è clavicembalista, organista e fortepianista oltre che fondatore e direttore del Concerto Italiano. Da venti anni sulla scena della musica antica, privilegia scelte del repertorio italiano interpretandole con le caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie della prassi Sei e Settecentesca. Monteverdi, Vivaldi sono stati i perni principali sopra i quali il gruppo ha saputo rinnovare il linguaggio della musica antica, rivelandone aspetti estetici e retorici completamente inediti.A distanza di anni le incisioni discografiche di Concerto Italiano sono ancora considerate versioni di riferimento da critica e pubblico.”Trascrizioni, elaborazioni e adattamenti” da Johann Sebastian Bach: ossia fare con la musica di Bach qualcosa di molto simile a quello che tante volte è stato fatto da lui, con musica sua o di altri. Prima che il Romanticismo venisse a dare alla parola “arte” un’iniziale maiuscola che mirava a collocarla fra le attività più alte e anche un po’ misteriose dello spirito, “ars” significava essenzialmente “saper fare”, “tecnica”, e quel che contava non era tanto l’individualità eroica del creatore, ma la bontà e l’utilità del risultato. Per la musica strumentale, poi, c’era anche la consapevolezza di un retaggio storico che sovrapponeva alla composizione vera e propria appunto l’elaborazione e la trascrizione, in un intreccio che non meno dell’autore vedeva protagonista un esecutore caricato di notevole responsabilità creativa. Ragion per cui queste trascrizioni e elaborazioni portano la firma autorevolissima di Alessandrini, ma non per questo ci danno un Bach meno autentico. E sono elaborazioni di variazioni, cioè di pezzi che già come elaborazione ci sono stati donati da Bach: la Passacaglia BWV 582 (il termine indica una serie di variazioni su un basso ostinato) destinata al clavicembalo a pedali, la stupefacente Aria variata alla maniera italiana BWV 989 o la Canzona per organo BWV 588, omaggio all’arte di Girolamo Frescobaldi, e soprattutto la composizione grandiosa che oggi tutti conoscono come Variazioni Goldberg.
Il progetto di solidarietà che sarà possibile sostenere per questa serata è la Cittadella della Solidarietà, l’emporio di generi alimentari e non che la Caritas diocesana di Pisa ha promosso e gestisce totalmente con risorse proprie per rispondere alla domanda di sostegno sempre crescente delle famiglie impoverite dalla crisi.