Terremoto, continua a tremare la terra nell’Italia centrale. L’impegno della Caritas nelle diocesi colpite

Roma, 3 novembre 2016 - Ancora una scossa del 4,8 nella mattinata del 1 novembre, in provincia di Macerata. La terra continua quindi a tremare nell’Italia centrale dopo il sisma del 24 agosto, la scossa del 26 ottobre e la fortissima scossa delle 7.40 del 30 ottobre, con epicentro tra Perugia e Macerata e che è stata avvertita anche a Roma, Firenze e Bolzano.
«Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni dell’Italia Centrale colpite dal terremoto»- ha detto nell’Angelus da Piazza san Pietro papa Fancesco -. dopo la scossa del 30 ottobre e ha poi aggiunto «Prego per i feriti e per le famiglie che hanno subito maggiori danni, come pure per il personale impegnato nei soccorsi e nell’assistenza. Il Signore Risorto dia loro forza e la Madonna li custodisca». E mentre si avviano i gemellaggi dopo il terremoto del 24 agosto scorso, dopo la scossa del 26 ottobre, quella violentissima del 30 ottobre e l’altra del 1 novembre, le Caritas delle Diocesi colpite moltiplicano gli sforzi per restare accanto alle persone e far fronte ai nuovi bisogni, in particolare del crescente numero di sfollati. «Siamo e restiamo vicini alle Caritas e alla popolazione nelle Diocesi colpite», così don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, ribadisce l’unione nella preghiera e la piena solidarietà e disponibilità di Caritas Italiana a sostenere l’impegno delle Caritas che si sono prontamente attivate anche dopo le nuove scosse tra Marche ed Umbria e che causano nuovo dolore e continuano ad alimentare ferite ancora vive.

011116_terremoto

Oltre a ricontattare le diocesi di Rieti e Ascoli Piceno, sono stati sentiti anche i delegati regionali delle Caritas delle Marche e dell’Umbria e i direttori delle Caritas più coinvolte da questa nuova emergenza: Camerino-San Severino Marche, Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia e Spoleto-Norcia. Gli operatori locali si sono messi a disposizione per far fronte alle necessità più immediate e stanno monitorando l’evolversi della situazione, nelle diverse frazioni e centri abitati. In Umbria il centro allestito a Preci da Caritas Italiana dopo il terremoto del 1997 è stato utilizzato per l’accoglienza degli sfollati.
Nelle Marche gli operatori Caritas, grazie alla rete delle parrocchie, si stanno concentrando su attività di ascolto.

La rete Caritas è pronta a moltiplicare gli sforzi per dare risposte alle nuove necessità, grazie anche all’avvio dei gemellaggi che vedono il coinvolgimento di tutte le Caritas, da Nord a Sud. Prosegue nel contempo l’impegno e l’accompagnamento nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto che ha suscitato una generosa risposta solidale, anche dall’estero.

Tra le offerte ricevute, particolarmente significativa è quella della comunità cristiana di Erbil in Iraq che tramite l’Arcivescovo S.E. Mons. Bashar Warda, ha raccolto quasi 20.000 euro da destinare a favore dei terremotati. Un segno di attenzione da parte di una comunità in grande sofferenza, che ha sperimentato e sperimenta la vicinanza della rete Caritas ed è comunque capace di allargare lo sguardo verso le ferite degli altri, in un’ottica di autentica comunione cristiana.

E’ sempre possibile contribuire alla raccolta fondi (specificare nella causale “Terremoto centro Italia”). Le modalità sono le seguenti:

  • il conto corrente postale 11989563, intestato a Caritas Diocesana di Pisa, piazza Arcivescovado, 18 – 56126 Pisa.
    Il conto corrente bancario intestato a: Arcidiocesi di Pisa – Caritas diocesana. IBAN: IT 86 L 01030 14010 000000390954
    Il versamento direttamente in Caritas: Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì, dalle 10 alle 12.