Roma, martedì 7 agosto 2018 – Un terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito domenica 5 agosto 2018 l’isola di Lombok in Indonesia, dopo un precedente sisma che aveva già danneggiato l’arcipelago indonesiano il 29 luglio. L’Indonesia è ad alta intensità di terremoti perché si trova sul cosiddetto “Anello di Fuoco”, la faglia che corre tutt’intorno all’Oceano Pacifico di cui fanno parte oltre la metà dei vulcani attivi nel mondo sul livello del mare. Un primo bilancio parla di oltre 140 morti e centinaia di feriti, mentre numerosi edifici sono completamente o parzialmente crollati.
Papa Francesco ha appreso “con grande tristezza” della «tragica perdita di vite umane provocata dal forte terremoto che ha colpito l’isola di Lombok, in Indonesia». In un telegramma di cordoglio inviato alle autorità ecclesiastiche e civili locali, il Pontefice «esprime la sua sentita solidarietà a tutti colori che sono stati colpiti da questa tragedia». In particolare, Papa Francesco «prega per il riposo dei defunti, la guarigione dei feriti e la consolazione di tutti coloro che soffrono per la perdita dei loro cari». «Nell’offrire incoraggiamento – si legge nel telegramma – alle autorità civili e alle persone coinvolte negli sforzi di ricerca e soccorso mentre assistono le vittime di questo disastro» il Papa invoca «benedizioni divine di consolazione e forza».
Karina/Caritas Indonesia, in particolare quella della Diocesi di Denpasar (Bali), della quale l’area colpita dal terremoto fa parte, è presente sul luogo per coordinare i primi interventi. «Il nostro team – spiega Yohanes Baskoro, responsabile dei progetti di Karina/Caritas Indonesia – è sul campo dal 2 agosto, subito dopo il precedente terremoto di una settimana fa che ha colpito la stessa area». Per il primo terremoto stanno già distribuendo in 2 villaggi della regione nord dell’isola kit igienici a 600 persone, mentre stanno valutando il tipo di intervento a seguito di questo nuovo sisma che per esperienza non si esaurirà nelle fasi d’emergenza, ma si dovrà estendere alla ricostruzione e a progetti di sviluppo.
Caritas Italiana è in contatto con padre Banu Kurnianto, Direttore di Karina/Caritas Indonesia, che racconta: «Siamo pronti a inviare anche rinforzi dalle Diocesi vicine per completare l’opera di valutazione dei danni, dato che in queste ore la situazione si sta rivelando sempre più difficile e delicata. Il network dei volontari di Caritas della zona è allertato. Stiamo dando supporto ai nostri colleghi sul campo e anche qualcuno di noi partirà da Jakarta nelle prossime ore». «Il nostro team – aggiunge padre padre Banu – è pronto a dare un aiuto inclusivo per tutti. Questo lo ricordiamo sempre quando interveniamo in caso di emergenza: i cattolici in Indonesia sono una minoranza. Ma proprio in questi casi siamo chiamati a mostrare la nostra identità, che è la solidarietà».
Caritas Italiana dopo lo Tsunami del 2004 che ha colpito rovinosamente l’Indonesia ha inviato operatori e aiuti nell’area. Da più di 15 anni collabora con Karina/Caritas Indonesia durante le numerose emergenze naturali che colpiscono ogni anno il paese (alluvioni, terremoti, incendi), ma anche in molti progetti di sviluppo per il rafforzamento della resilienza delle comunità locali.
Tutti coloro che volessero fare un’offerta possono utilizzare il conto corrente postale 11989563 intestato a Caritas Diocesana di Pisa, Piazza Arcivescovado, 18 – 56126 Pisa. Oppure il conto corrente bancarioBanca MPS intestato a Arcidiocesi di Pisa Caritas Diocesana. Iban: IT86L0103014010000000390954. Specificare sempre nella causale “Asia Terremoto Nepal”.