Emergenza Nepal: arginato lo stato di pericolo, si continua con la ricostruzione del Paese. Devastata da due terremoti nella scorsa primavera, la comunità nepalese è stata assistita dal coordinamento delle agenzie nazionali e internazionali che hanno assicurato cura, fornitura di cibo, acqua, rifugi temporanei e assistenza psicologica per milioni di persone. Tra queste Caritas Nepal, supportata finanziariamente e operativamente dalle Caritas del mondo (tra cui Caritas Italiana), è riuscita a raggiungere alcune tra le comunità più ai margini garantendo sostegno materiale e morale. Sono oltre 70 mila i nuclei familiari soccorsi, per un totale di 350 mila donne, uomini e bambini in difficoltà
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Le operazioni, però, non sono ancora terminate. La fase successiva si apre con il ripristino della quotidianità della comunità nepalese, intervento che necessita della riedificazione dei centri abitati. La manovra interesserà:
– il ripristino di edifici pubblici come scuole e piccoli postazioni sanitarie, indispensabili per portare i servizi di base anche nelle località più isolate;
- l’approvvigionamento idrico e servizi igienici: riparazione o costruzione di cisterne idriche, fornitura di servizi igienici per la popolazione, attività di formazione e sensibilizzazione.
- l’attività economiche e la preparazione volta alla riduzione dei rischi legati ai disastri naturali: formazione specifica in agricoltura, allevamento, supporto alle cooperative, formazione in termini di riduzione del rischio legato al disastro ambientale.
– la protezione: formazione di personale locale e rappresentanti delle popolazioni in merito alla risposta alle problematiche psicologiche e sociali, formazione e protezione delle categorie più deboli (minori, donne, diversamente abili, anziani), supporto psicologico.
Il piano iniziale è pensato sulla durata di un anno, ma all’interno di un quadro più ampio, con il fine di raggiungere, nell’arco di tre anni di lavoro, in modo integrale e completo la popolazione a cui è rivolto: oltre seimila abitazioni, ovvero circa 29 mila persone, tra beneficiari diretti ed indiretti dislocati in quattro distretti amministrativi. A oggi Caritas Italiana ha finanziato “l’emergenza Nepal” con un importo di oltre 3 milioni e 700 mila euro, ma servono ancora fondi per ricostruire il futuro di questa comunità.
Tutti coloro che volessero fare un’offerta possono utilizzare il conto corrente postale 11989563 intestato a Caritas Diocesana di Pisa, Piazza Arcivescovado, 18 – 56126 Pisa. Oppure il conto corrente bancarioBanca MPS intestato a Arcidiocesi di Pisa Caritas Diocesana. Iban: IT86L0103014010000000390954. Specificare sempre nella causale “Asia Terremoto Nepal”.