Una nascita alla casa canonica di Sant’Andrea a Lama a Calci. La coppia di profughi giunta a Pisa con l’ondata migratoria di settembre abbraccia il piccolo Antonio

Erano stati accolti da monsignor Antonio Cecconi nella casa canonica di Sant’Andrea a Lama a Calci. I due coniugi provenienti dalla Sierra Leone e dalla Nigeria avevano affrontato il loro viaggio della speranza per dare un futuro migliore a chi ancora doveva venire alla luce. Lei, incinta di 5 mesi, ha corso ogni rischio. Lui ha protetto la moglie e il suo grembo per poter stringere presto tra le sue braccia il nascituro. Giunti a Pisa hanno potuto contare solo sul sostegno del comune di Calci, della cooperativa sociale Paim e della parrocchia, che li hanno accompagnati durante i 4 mesi trascorsi sul territorio pisano. Ieri sera, 9 dicembre, le speranze e i desideri dei due profughi si sono tradotti in realtà. Antonio è nato tra le 21 e le 22 e gode di un’ottima salute. Anche la mamma sta bene e il babbo è pieno di gioia. Grande professionalità del personale del “Santa Chiara”, che ha riservato disponibilià e comprensione ai due giovani genitori da poco inseriti nella realtà italiana.

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